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12 fantastiche parole intraducibili da varie lingue

Redazione

Il rapporto tra lingua, pensiero e cultura è talmente indissolubile che esistono parole intraducibili da una lingua all’altra. Eccone 12

Ogni lingua è un universo di significati che esprime la complessità del pensiero umano. Dal momento che ogni lingua è indissolubilmente legata all’ambiente, alle usanze e alla cultura di ogni popolo, capita di trovare parole intraducibili da una lingua all’altra.


Il rapporto tra linguaggio e pensiero è stato un punto di forte interesse per i primi linguisti e, anche oggi, non smette di affascinare tanto gli accademici quanto gli “amatori” delle lingue straniere.


Le parole intraducibili, a volte, sono tanto evocative e ricche di significato da raccontarci qualcosa sulla cultura della lingua a cui appartengono.

Ecco una lista di 12 fantastiche parole intraducibili dal mondo!


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Parole intraducibili 1-6:

1. Toska (russo)

Una parola che indica diverse sfumature di irrequietezza, dall’angoscia più profonda al desiderio di qualcosa che non si sa cosa sia.

2. Tsundoku (giapponese)

E’ una parola che descrive il vizio di comprare libri senza leggerli, accumulandoli sugli scaffali. Chi non ha nella propria stanza pile di libri che aspettano di essere letti?

Questa è solo una delle tante, bellissime parole intraducibili giapponesi che racchiudono interi concetti.

3. Struisvogelpolitiek (olandese)

Letteralmente significa “politica dello struzzo”. Si usa per quelle volte in cui ci si comporta come se non si avesse fatto caso a qualche avvenimento grave e si decide di far finta di niente.


4. Tretår (svedese)

Tår” significa una tazza di caffè e “patår” è riempire di nuovo la tazza, quindi “tretår” è un secondo riempimento, o un terzo.

5. Nunchi (coreano)

L’arte di capire l’umore altrui ed empatizzare.

6. Gurfa (arabo)

Tutta l’acqua che può essere tenuta in una mano.



 


Parole intraducibili 7-12:

7. Schadenfreude (tedesco)

Questa espressione molto interessante si riferisce a quel particolare tipo di giovamento che deriva dalla sfortuna altrui.

Sicuramente non una delle espressioni tedesche più simpatiche.

8. Jugaad (hindi)

Garantire che le cose accadano, anche quando ci sono risorse minime. L’arte di cavarsela, insomma.

9. Poronkusema (finlandese)

La distanza che una renna può percorrere con tranquillità prima di riposarsi.

10. Glas Wen (gallese)

Glas Wen significa “sorriso blu”, il sorriso di una persona quando è sarcastica o sta prendendo in giro qualcuno.

11. Mamihlapinatapei (yamana, lingua indigena della Terra del Fuoco)

Lo sguardo senza parole che si scambiano due persone che vogliono iniziare qualcosa, ma sono entrambe riluttanti a cominciare.

12. Drachenfutter (tedesco)

Si chiama in questo modo il regalo che un marito dà alla moglie adirata per farsi perdonare di un cattivo comportamento.



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Fonte: Matadornetwork

Project designer e manager nel no-profit con esperienza di 5 anni nel campo. Trainer e formatrice specializzata nell’educazione non formale per giovani e adulti e nell’apprendimento interculturale. Appassionata di viaggi e della cucina dei posti che visita, di fotografia, psicologia e sport.